Bergamo - Confronto pubblico su Giovani & Europa in vista dell'appuntamento elettorale

Giovedí 22-9-2022, ore 21:00


Locandina dell'evento >


Presso la sala del “Mutuo soccorso” a Bergamo in via Zambonate 33 (1° piano) si svolgerà un confronto pubblico dal titolo Giovani & Europa: idee, proposte e programmi degli schieramenti politici.

Parteciperanno all’incontro:

Simone Biffi, sindaco di Solza rappresentate di Azione - Italia Viva

Gabriele Giudici, Partito Democratico e candidato all'uninominale di Bergamo bassa

Luca Montanelli, segretario locale Lega Giovani e consigliere comunale a Stezzano

Danilo Albani Rocchetti, referente provinciale MoVimento 5 Stelle

Presenterà la serata e farà da moderatore:

Simone Foresti segretario provinciale della Gioventù Federalista Europea di Bergamo

L’iniziativa, promossa dalla GFE di Bergamo, sarà in presenza, con la possibilità di aprire un dibattito tra i partecipanti, ma potrà anche essere seguita sulla pagina facebook del Movimento federalista Europeo, sezione di Bergamo, al seguente link: Elezioni 2022- Giovani & Europa | Facebook

Obiettivo di questa iniziativa è quello di evidenziare le diverse posizioni dei Partiti sui temi legati al futuro dell'Europa e dei giovani, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022


Giovedì 22 settembre in una sala del Centro Tommasoli gremita di giovani e di adulti si è tenuto il dibattito con i candidati di tutti i principali partiti e schieramenti organizzato dalla Gioventù Federalista Europea di Verona. Queste le domande rivolte da Tommaso Cipriani e Andrea Zanolli, rispettivamente segretario e presidente della GFE, a tutti i candidati: 1. Siete favorevoli alle riforme istituzionali chieste dalla Conferenza sul futuro dell'Europa, in particolare per quanto riguarda l'unione fiscale ed una politica estera e di difesa unica? 2. Come pensate di contrastare i cambiamenti climatici e di diminuire il debito pubblico italiano messo sulle spalle delle future generazioni?
Ecco, in sintesi, le risposte. Andrea Bardin (M5S): bisogna sicuramente riformare i trattati Ue e abolire il diritto di veto, ma anche modificare il fiscal compact e ampliare le funzioni della Bce; i cambiamenti climatici sono una sfida enorme e per questo il 110 % va conservato; gli scostamenti di bilancio possono essere necessari, ma chiediamo anche tasse europee e la lotta ai paradisi fiscali. Paola Boscaini (Forza Italia): si devono riformare le istituzioni e costituire quanto prima un esercito europeo, ma l'Italia deve anche superare i ritardi nel recepimento delle normative europee e far valere il suo peso sui tavoli europei; Forza Italia fa parte del Ppe ed il presidente Berlusconi è favorevole al controllo del debito pubblico. Enrico Bruttomesso (Europa Verde): per non essere soggetti ai ricatti delle grandi potenze e agli interessi delle multinazionali bisogna completare l'unificazione dell'Europa; l'Ue è all'avanguardia in campo ambientale, perché dopo il Green Deal ha ora varato anche il Repower EU; le energie rinnovabili sono l'unica strada per liberarci dai combustibili fossili. Ciro Maschio (Fratelli d'Italia): Giorgia Meloni è leader dei conservatori europei e vuole una politica estera comune, un esercito europeo ed una Ue che diventi la colonna europea della Nato; noi siamo però per un modello confederale, non federale; bisogna essere prudenti sugli scostamenti di bilancio e saper utilizzare meglio i fondi europei. Danilo Montanari (Italia Viva): l'unione economica europea è sicuramente perfettibile e ci sono molte riforme da fare anche a livello nazionale, come ha indicato in governo Draghi; non si può volere la flat tax senza rompere le regole di bilancio europee, ma non si può essere nemmeno talebani sugli scostamenti di bilancio, che in certi momenti possono essere necessari. Anna Lisa Nalin (+ Europa): l'Ue non può ancora intervenire in campi fondamentali e per questo servono gli Stati Uniti d'Europa, non il ritorno all'Europa delle patrie; il Green Deal europeo ha anticipato i tempi e l'Ue è l'unica a prendere sul serio le preoccupazioni dei giovani; gli scostamenti di bilancio sono contro le future generazioni. Paolo Tosato (Lega): l'Ue ha dato buona prova durante la pandemia e la conseguente crisi economica; siamo accusati di essere euroscettici, ma la Lega è solo contro il malfunzionamento delle istituzioni europee, mentre siamo per es. a favore dell'unione fiscale; i temi ambientali sono importanti, ma bisogna tener conto anche dei costi economici e sociali della riconversione ecologica; se necessario, come per contenere le bollette, vanno fatti scostamenti di bilancio. Diego Zardini (Partito Democratico): l'Ue ha saputo dare risposte concrete alle crisi degli ultimi anni, però il voto all'unanimità è assurdo e va abolito in tutte le materie; si suol ripetere che il Pianeta è preso in prestito dai nostri figli e per questo va difeso e conservato; i cambiamenti climatici sono stati invece spesso negati, nonostante l'evidenza; per fortuna c'è l'Europa a vigilare sul nostro debito pubblico.
Sono state poi proposte due domande formulate dal pubblico: 1 Cosa pensate della sanzioni alla Russia? 2. Il PNRR del governo Draghi va solo attuato o rinegoziato? Sulle sanzioni alla Russia si è registrato, pur con accenti diversi, un generale accordo. Boscaini, Tosato e Zardini hanno però sottolineato che servono delle contromisure per combattere l'enorme aumento del prezzo del gas e quindi l'inflazione, mentre Bardin e Bruttomesso hanno affermato che bisogna andare oltre le sanzioni, cercando la pace attraverso soluzioni diplomatiche. Anche sul PNRR predisposto dal governo Draghi il consenso è stato unanime, pur con delle differenze tra chi vorrebbe solo modifiche limitate all'aumento dei costi (Nalin e Bruttomesso) e chi propone di tener conto delle nuove emergenze che la guerra in Ucraina ha portato in primo piano (Maschio, Montanari, Tosato).
Ha concluso l'incontro Giorgio Anselmi, che ha toccato soprattutto due aspetti. L'ultima legislatura non è stata contraddistinta dalla contrapposizione tra destra e sinistra, ma dalla linea di divisione indicata dal Manifesto di Ventotene. Vi sono buoni motivi per ritenere che quella linea di divisione finirà per segnare anche la prossima legislatura, perché la vera alternativa oggi è tra nazionalismo e federalismo. Non si può poi chiedere per la “contraddizion che nol consente” un'Europa forte, un esercito europeo ed una politica estera unica e pensare che tutto questo possa essere dato da un assetto confederale che lascia agli Stati la sovranità in quegli ambiti.